L'astigmatismo
L'astigmatismo è un'ametropia o errore refrattivo in cui vi è una differente refrazione oculare lungo i diversi meridiani (esempio 180° e 90°). È caratterizzato da un profilo corneale in cui un meridiano ha un potere maggiore rispetto al suo ortogonale. Otticamente l'astigmatismo causa due differenti linee di focalizzazione sulla retina, le quali causano una visione sfocata (o sdoppiata) a tutte le distanze. L'astigmatismo può essere associato a miopia, ipermetropia e presbiopia. La compensazione dell'astigmatismo prevede l'utilizzo di lenti oftalmiche astigmatiche o toriche, lenti a contatto o chirurgia refrattiva. Il termine non è da confondere con l'astigmatismo dei fasci obliqui, un'aberrazione ottica.
Tipi di astigmatismo
Struttura
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Astigmatismo corneale, dovuto ad un'anomala curvatura della cornea
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Astigmatismo interno o lenticolare, dovuto ad alterazioni dei mezzi diottrici interni all'occhio.
Orientamento
L'astigmatismo viene classificato a seconda dell'orientamento del meridiano corneale più curvo, considerando un range di ±30° rispetto al meridiano orizzontale o verticale:
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Astigmatismo secondo regola, il più diffuso, nel quale il meridiano più curvo è quello verticale
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Astigmatismo contro regola, nel quale il meridiano più curvo è quello orizzontale
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Astigmatismo obliquo
Focalizzazione
L'astigmatismo può essere classificato a seconda della posizione dei due fuochi rispetto alla retina:
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Astigmatismo semplice, nel quale si ha solo astigmatismo. Un meridiano si focalizza sulla retina, mentre l'altro a seconda della posizione si può dividere in:
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Astigmatismo miopico semplice
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Astigmatismo ipermetropico semplice
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Astigmatismo composto, in cui l'astigmatismo è associato ad una ametropia:
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Astigmatismo miopico composto
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Astigmatismo ipermetropico composto
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Astigmatismo misto, in cui una focalina è miope e l'altra ipermetrope
Grado
Il grado di astigmatismo si esprime in diottrie:
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Astigmatismo debole/lieve: da 0 a 1 diottrie
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Astigmatismo medio: da 1 a 2 diottrie
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Astigmatismo forte/elevato: superiore a 2 diottrie
Epidemiologia
Vi sono diversi studi che esaminano la diffusione di questa ametropia. I dati sono molto variabili rispetto alla popolazione in esame. In alcuni campioni come gli studenti si è stimato che circa un terzo (33%) della popolazione presenta astigmatismo. Va considerato comunque che il grado medio che si rileva di astigmatismo è circa 0.50-0.75 e solitamente si presenta in associazione con la miopia.
Sintomi
A seconda del tipo di astigmatismo i sintomi possono essere molto differenti. Astigmatismi di grado lieve possono essere asintomatici oppure presentare sintomi derivanti dal continuo cambio di messa a fuoco (accomodazione) nel tentativo di ottenere un'immagine il più nitido possibile. Tali sintomi consistono in dolori ai bulbi oculari, dolori sull'arcata cigliare, cefalea, bruciore agli occhi, lacrimazione eccessiva. Astigmatismi di grado medio elevato presentano solitamente una visione sfuocata, sia nella visione per lontano che per vicino.
Test
Ci sono numerosi test utilizzati da oculisti ed otometristi durante un esame visivo per diagnosticare e determinare precisamente un astigmatismo. La tabella di Snellen è utilizzata per quantificare l'acutezza visiva ridotta dall'astigmatismo. Il cheratometro o oftalmometro permette di misurare la curvatura anteriore della cornea nella sua zona centrale. Questo test è importantissimo poiché la maggior parte degli astigmatismi, soprattutto di grado medio e elevato, sono dovuti ad una cornea astigmatica. La topografia corneale permette di ottenere una mappatura punto per punto della curvatura della cornea. Questo test è importante nella contattologia e in chirurgia refrattiva. L'autorefrattometro o lo schiascopio permettono di ottenere una misura oggettiva (senza collaborazione del paziente) della componente astigmatica. Infine il test soggettivo della refrazione effettuato da un professionista della visione permette di ottenere con la collaborazione del paziente la corretta misura dell'astigmatismo.
Trattamento
Cause
Bibliografia
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Rossetti A., (2003), Manuale di optometria e contattologia, 2° Edizione, Zanichelli, Bologna
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Grosvenor T.P., (2002), Primary care optometry 4th ed., Butterworth-Heinemann, Oxford